Il padre di Simon: «Perché mio figlio non è stato trattenuto al telefono?»
L’esame autoptico sulla salma di Simon Gautier ha chiarito definitivamente le cause del decesso del turista francese: il 27enne è morto in seguito ad uno choc emorragico dovuto alla rottura dell’arteria femorale. L’autopsia è stata effettuata oggi nell’obitorio dell’ospedale di Sapri dal medico legale Adamo Maiese dell’Asl Salerno su disposizione della procura di Vallo della Lucania. Sul corpo di Gautier sono state riscontrate anche fratture esposte e composte ad entrambi gli arti inferiori ed il laceramento di tessuti. Danni e traumi importanti sono risultati pure alle vertebre. L’evento emorragico avrebbe avuto origine dalla gamba sinistra che presentava evidenti rotture dei principali vasi sanguigni. Il turista, dal momento della caduta, sarebbe rimasto in vita al massimo per 45 minuti prima di morire per dissanguamento. Presenti all’autopsia, tra gli altri, il procuratore di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, il legale della famiglia Gautier, Maurizio Sica, e il capitano dei carabinieri, Matteo Calcagnile. Sulla morte dell’escursionista è stato aperto un fascicolo d’inchiesta finalizzato, soprattutto, a chiarire se ci sono state delle falle nella macchina organizzativa dei soccorsi. Si indaga per omicidio colposo. La Procura, a coordinare le indagini sono il procuratore Antonio Ricci e il sostituto procuratore, Luigi Spedalieri, in queste ore sta acquisendo gli elementi utili al fine di appurare eventuali responsabilità sulle modalità di gestione di tutte le attività di soccorso. I magistrati hanno acquisito agli atti anche la mappa del percorso escursionistico tracciata a mano da Simon Gautier prima di intraprendere la sua avventura escursionistica che prevedeva un percorso con partenza dal Golfo di Policastro e arrivo a Napoli. Fonte il Mattino